Per Disturbo di Personalità si intende, sul piano diagnostico, una condizione di grave sofferenza psichica, che ha esordio in età adolescenziale, caratterizzata da un’importante instabilità delle emozioni e delle relazioni interpersonali, alla quale si associano sul piano comportamentale, impulsività, messa in atto di gravi comportamenti a rischio, (autolesione, tentativi di suicidio, abuso d’alcool e stupefacenti, problemi alimentari, guida pericolosa). Si tratta di comportamenti che sono duraturi nel tempo, non si modificano e si manifestano in tutti gli aspetti della vita della persona. Sono disturbi psichici che si possono manifestare nella seconda infanzia, nell’adolescenza, o nei giovani adulti.
Più in particolare, le persone affette da un Disturbo Borderline della Personalità mostrano in modo costante e pervasivo instabilità e drammaticità nella manifestazione delle emozioni, in genere accompagnati da:

– disturbi dell’identità: spesso mostrano variazioni repentine dell’immagine di sé con improvvisi cambiamenti di opinioni, progetti di carriera, identità sessuale, valori e aspirazioni;

– disturbi delle relazioni interpersonali che sono intense e instabili in cui si alternano in rapida successione idealizzazione e svalutazione dell’altro;

– disturbi dell’umore: per es. intensa disforia, irritabilità o ansia episodica che di solito durano poche ore e solo raramente più di pochi giorni;

– disturbi del controllo degli impulsi in ambiti che possono danneggiare la persona: sessualità, abuso di sostanze, guida spericolata, abbuffate e in genere comportamenti a rischio; ricorrenti atteggiamenti minacciosi verso altri individui, comportamenti suicidari o autolesivi; rabbia immotivata, intensa e incontrollata (es. frequenti accessi di ira o rabbia costante, scontri fisici).

Si tratta di un disturbo che se non trattato in modo adeguato tende a evolvere in manifestazioni psicopatologiche gravi quali rischi di suicidio, tossicodipendenze, psicosi oppure a orientarsi verso una deriva di emarginazione sociale susseguente a ripetuti comportamenti antisociali e delinquenziali.
La letteratura scientifica indica quale scelta elettiva per questo tipo di disturbo un approccio integrato psicoterapeutico e socioterapeutico, di avvio al lavoro e con supporto alla famiglia, secondo un programma individuale chepossa consentire un adeguato reinserimento sociale.

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