Giovani con disturbi della personalità e ospiti di una residenza sanitaria per persone con disabilità, insieme, a lavorare nell’orto.

È questo il progetto di collaborazione settimanale tra IL VOLO e Fondazione Stefania.

Un momento sempre intenso e fortemente incoraggiante tra persone con fragilità diverse, ma che proprio in queste fragilità trovano un elemento di incontro, di supporto e di stimolo vicendevole.

Nel contesto dell’orto vengono infatti svolte attività semplici (per quanto il concetto di semplice sia a volte solo un’opinione quando si tratta di disabilità grave…) ma dal grande impatto, perché capaci di toccare le persone nei loro aspetti più intimi, l’attenzione è immediatamente catturata dalla relazione con l’altro, una relazione spontanea e mediata solo in parte dagli operatori presenti.

Il coinvolgimento e l’entusiasmo degli ospiti de IL VOLO e di Fondazione Stefania è l’importante frutto di un lavoro che va avanti e cresce da oltre un anno, supportato da verifiche puntuali e da progettazione congiunta da parte degli operatori delle due strutture che guarda al miglioramento del benessere delle persone coinvolte.

E proprio con questo obiettivo nelle scorse settimane abbiamo deciso di fare un grosso passo avanti, organizzando un incontro formativo dedicato agli ospiti della Comunità Terapeutico-riabilitativa Villa Ratti.

Infatti essere capaci di dare un sostegno ad altri ha sicuramente molto a che vedere con attitudini personali – magari innate – ma è altrettanto fondamentale avere dei riferimenti teorici e delle indicazioni operative per avvicinarsi alla disabilità in modo più consapevole e poter dare così il proprio aiuto in modo più efficace.

La pedagogista della struttura residenziale “Luigi e Dario Villa” di Muggiò, insieme agli educatori professionali coinvolti nel progetto, hanno guidato gli ospiti di Villa Ratti attraverso esempi concreti nelle dinamiche della disabilità, mostrando in modo chiaro quanto la conoscenza della persona e della sua disabilità siano il primo passo per un aiuto che risponda ai bisogni dell’altro.

Gli ospiti di Villa Ratti si sono così potuti sperimentare in una veste “nuova”, ovvero quella di persone coinvolte in una relazione non come beneficiari ma come sostegno per altri e questo ha immediatamente attivato riflessioni e attenzioni messe in atto già dal giorno dopo:

le ruote della carrozzina di Franco saranno subito pulite appena usciti dall’orto, perché Franco non sopporta lo sporco e – capito questo problema – Elisa non permetterà più che Franco rimanga arrabbiato per lunghe ore e che un po’ di terra rovini il tempo trascorso insieme a Villa Ratti

anche questo vuol dire essere sostegno per gli altri, saper cogliere il bisogno.

 

Gabriele Paleari, educatore e responsabile del progetto per IL VOLO ONLUS