Archivi categoria: Eventi

Bomboniere solidali: il nostro giorno speciale è stato ancora più bello!

Nei frenetici preparativi che precedono il matrimonio, uno dei momenti più significativi per la coppia è la scelta della bomboniera.
È un oggetto che avrà l’importante compito di essere dono degli sposi ai propri invitati e dovrà custodire simbolicamente il ricordo di un giorno  speciale che è stato bello condividere.

Quando è toccato a noi abbiamo riflettuto a lungo su cosa fosse più adatto, cosa ci raccontasse maggiormente.
Ci siamo subito orientati su un dono solidale: le nostre case traboccano di materialismo e oggetti che in un breve giro di boa vengono cestinati; quindi perché non cogliere l’occasione del nostro matrimonio per cercare di investire diversamente?

Le bomboniere solidali contribuiscono a creare un valore concreto, che aiuti il prossimo. 

Abbiamo scelto IL VOLO poiché sappiamo come le difficoltà psicologiche spesso non abbiano la stessa attenzione delle difficoltà mediche
L’idea di contribuire alle attività di giovani ragazzi con difficoltà di questo tipo ci ha dunque riempiti di gioia.
Abbiamo unito il nostro gusto alle proposte dei ragazzi ed è stato facile concretizzare insieme la nostra bomboniera solidale, apprezzata da tutti nel giorno delle nostre nozze.

Grazie ragazzi!
Carla e Alessandro

 

L’èquipe di Progetto Du Parc in visita a Villa Ratti

Iniziamo dicendo che per tutti noi è stata un’esperienza molto interessante e una bella giornata di condivisione e confronto, che speriamo possa aprire la strada a molti altri incontri e collaborazioni.

Lunedì 16 luglio arriviamo intorno alle 9 a Villa Ratti, dopo alcune ore di viaggio… siamo infatti partiti la mattina presto da Torre Pellice, in Piemonte!

Il Comitato di Direzione de IL VOLO ONLUS e l'èquipe del Progetto Du Parc in visita a Villa Ratti
Il Comitato di Direzione de IL VOLO ONLUS e l’èquipe del Progetto Du Parc in visita a Villa Ratti

 

Subito siamo stati accolti in un ambiente cordiale, dove i professionisti che formano l’équipe ci hanno illustrato il funzionamento e le finalità della struttura terapeutica.

Al nostro arrivo lo sguardo è stato inevitabilmente catturato dagli spazi esterni, in modo particolare dai frutteti, dalle serre e pollai, laboratori dove i ragazzi, insieme ai maestri di laboratorio, si sperimentano nel recupero delle attività lavorative fornendo un vero e proprio servizio con la vendita di prodotti al personale e al pubblico. Questo dato insieme al racconto dell’attività parallela che si svolge nella  “Trattoria del Volo” di Casatenovo ci spingono a riflettere sul lavoro svolto di apertura e di presenza presso la collettività.

Condividendo l’importanza di implementare o costruire durante il percorso terapeutico un’autonomia lavorativa e sociale, ci soffermiamo sul comprendere appieno la modalità con cui si svolge in questa realtà, aprendoci a confronti e riflessioni.

Di lodevole generosità è stata l’inclusione della nostra équipe nell’organizzazione della giornata, permettendoci di condividere con gli ospiti il momento del riordino degli ambienti ed la riunione dell’èquipe con lo staff.

Il momento del pranzo ha permesso di osservare ad alcuni di noi lo svolgimento del pasto in struttura,  di poter visionare gli ambienti e la condivisione con gli ospiti, altri di noi invece sono stati accompagnati alla trattoria del Volo per poter degustare la cucina e toccare con mano l’attività di ristorazione che offre un menù semplice e gustoso.

Al rientro presso la struttura, grazie alla puntuale ed ineccepibile organizzazione, la nostra équipe in visita si è potuta confrontare direttamente con uguali professionalità per un’aperta discussione su modalità di intervento del progetto terapeutico ed organizzazione ai vari livelli.

Il confronto è stato molto disponibile ed esaustivo, oltre a dare un quadro d’insieme del modello di cura della struttura sono state declinate nello specifico gli aspetti organizzativi come l’organigramma dello staff e la presa in cura e modulistica dei pazienti, gli aspetti terapeutici come psicoterapia individuale, interventi di gruppo e terapia familiare e il programma terapeutico con le diverse modalità di intervento individualizzate per ogni paziente.

Al termine della giornata, oltre ad aver raccolto preziose informazioni, suggerimenti, curiosità, conoscenza… ci siamo scortati di cassette dei frutti del lavoro di ospiti e operatori.
I colori della giornata a Villa Ratti sono stati fra i più variopinti: il rosso dei pomodori, il viola dei mirtilli, il verde delle verdure e il giallo oro dei fiori di zucca.

Grazie per tutto!

L’èquipe del Progetto Du Parc

I RISVOLTI di un lavoro in Agricola?

Con il Progetto Agricola, IL VOLO ONLUS fa parte della rete “Agricoltura Sociale Lombardia” che lo scorso 8 giugno ha organizzato un convegno per raccontare questa esperienza di collaborazione sul territorio.

Una rete in cui IL VOLO porta una peculiarità importante: l’esperienza fortemente educativa in ambito agricolo a supporto e completamento del percorso terapeutico-riabilitativo svolto a Villa Ratti.

Maria, una delle ospiti di Villa Ratti, coinvolta ormai da oltre un anno nel progetto Agricola, ha condiviso con noi alcune riflessioni e alcune sensazioni sulle ore impiegate tra terra, frutti ed erbe aromatiche:

“Il contrasto cromatico del verde delle foglie e degli alberi che metteranno le prime gemme.
Il colore rosso della terra appena fresata con le erbe che andrai a piantare, le erbacce da estirpare i frutti che crescono e che raccoglierai, la pioggia ed il sole, le rigide temperature e quelle che ti fanno sudare, sensazioni fisiche che temprano, forgiano, l’animo e muovono linfa vitale”.
(Maria, ospite della Comunità terapeutico-riabilitativa Villa Ratti e parte attiva del progetto Agricola)

Le fotografie del convegno sono state realizzate da Maria, sperimentando un approccio concettuale che pone l’attenzione sulle persone e sull’importanza del loro movimento nel loro percorso di vita.

Conto alla rovescia per gustare i prodotti di Agricola

Venerdì 13 luglio aprirà per la prima volta il punto vendita presso Villa Ratti dei prodotti ortofrutticoli provenienti dall’attività di Volando Service, cooperativa legata a IL VOLO ONLUS e dedita al reinserimento lavorativo di giovani con disagio psichico.

Zucchine, cetrioli, pomodori ciliegini e cuore di bue, ma anche peperoni, lamponi, mirtilli e uova.

Tutti prodotti che, oltre ad essere buoni e gustosi, sono la concreta possibilità per i giovani coinvolti nel progetto di acquisire competenze professionali in campo agricolo, inserirsi nel mondo del lavoro e reinserirsi nella società dopo un percorso terapeutico e riabilitativo impegnativo presso IL VOLO ONLUS.

Il punto vendita sarà aperto:
tutti i venerdì
dalle 14:00 alle 17:00
a partire da venerdì 13 luglio fino al termine della stagione
presso Villa Ratti – ingresso da Via Verga, 1 – Monticello Brianza

Clicca qui per visualizzare il volantino con tutti i dettagli.

Per informazioni e prenotazioni è possibile scrivere a:
Gabriele Paleari – agricola@volandoservice.it

 

Una torcia per vedere nel buio e una stampella per reggermi in piedi

La testimonianza di Claudio

— QUANDO HAI CONOSCIUTO IL VOLO E VILLA RATTI?
Ho conosciuto Villa Ratti e IL VOLO quando la psichiatra che mi seguiva al CPS ha sentenziato che un percorso riabilitativo poteva essere la soluzione migliore per uscire dalla brutta situazione in cui mi ero cacciato.

— PERCHE’ HAI DECISO DI INTRAPRENDERE IL PRECORSO TERAPEUTICO?
Nel periodo in questione non lavoravo; avevo lasciato il mio lavoro, perché ero troppo depresso per portare avanti un impegno del genere.
Quando mi è stato proposto di scegliere se entrare a Villa Ratti o andare a vivere in Cile da mio padre, valutando attentamente i pro e contro di questa scelta, ho scelto, senza sentirmi affatto incastrato, che sicuramente un percorso riabilitativo era certamente la scelta giusta.

— C’E’ STATO UN MOMENTO IN CUI AVRESTI VOLUTO MOLLARE?
Ovviamente si, praticamente ogni giorno fino al giorno che mi hanno comunicato che il mio percorso sarebbe finito da lì a breve.

— COSA TI HA DATO LA FORZA DI ANDARE AVANTI E RESTARE?
Inizialmente non avere scelta, se non un viaggio oltreoceano ha aiutato parecchio a restare lì.
I veri stimoli sono cominciati ad arrivare, quando messo di fronte a me stesso, ho cominciato a sentire il bisogno di fare sempre un passetto in più nella direzione giusta. Una direzione che sapevo essere da qualche parte, ma che non riuscivo più a trovare perché vedevo solo buio.
A Villa Ratti nessuno mi ha indicato la via. A Villa Ratti mi hanno dato una torcia per vedere nel buio e una stampella per reggermi in piedi quando non c’è la facevo più ad andare avanti.

— C’E’ UN MOMENTO CHE RICORDI CON PARTICOLARE AFFETTO?
Sicuramente quella volta che siamo andati a fare arrampicata su una parete di roccia.

— COM’E’ CAMBIATA LA TUA VITA?
Ora ho un lavoro che mi piace molto, faccio il programmatore in una multinazionale giapponese. Vivo da solo, mi mantengo da solo, frequento regolarmente la palestra, sto lavorando a un progetto personale con un mio amico, esco, non assumo più psicofarmaci.
Certo non è tutto rose e fiori, le difficoltà ci sono, i problemi non mancano, come nella vita di chiunque d’altronde, ma a differenza di prima ora so come affrontare le cose.

— SE DOVESSI INVITARE QUALCUNO A SOSTENERE IL VOLO, COSA GLI DIRESTI? PERCHE’ DOVREBBE FARLO?
La realtà dei fatti è che non tutti possiamo aiutare gli altri, soprattutto quando c’è un disagio psichico sotto, ci vogliono dei professionisti.
Essere un sostegno per questi professionisti è l’aiuto più grande che potreste dare a persone che stanno percorrendo una via orribile.

Intervista a Giancarlo: accanto agli ospiti de IL VOLO nel progetto con Casa di Emma

La Collaborazione tra IL VOLO e Casa di Emma di Besana Brianza prosegue ormai da sette anni.
Una collaborazione ricca di confronto e di incontri, primo fra tutti Giancarlo, storico volontario di Casa di Emma sin dall’inizio ha seguito i lavori degli ospiti della Comunità terapeutico-riabilitativa Villa Ratti. 

D. Come è stato il passaggio con l’affiancamento ai ragazzi del Volo, con cui ti trovi ogni mercoledì mattina da sette anni per fare insieme con il loro educatore i lavori di manutenzione del verde e della pulizia dei box dei cavalli?
R. Per me era uno sperimentarmi in un contesto e con persone diverse, ho avuto bisogno innanzitutto di acquistare fiducia in me stesso, per sapere come trattare le persone con cui avevo che fare e come farmi trattare da loro. All’inizio non è facile, anche perché tu parti dalla tua idea di come devono essere fatti i lavori e poi ti scontri con il loro modo di agire, che non corrisponde a quello che avevi progettato. Man mano, conoscendosi diventa più facile lavorare insieme e diventa naturale anche fermarsi alla fine del lavoro per chiacchierare un po’.

D. Lavorando insieme ci saranno dei momenti di difficoltà, come li affronti?
R. In generale sono riuscito a superare i momenti di difficoltà quando ho cominciato a capire che i ragazzi tutti i giorni cambiano e tu devi sapere relazionarti con questo cambiamento. In alcuni giorni posso aspettarmi che facciano lavori che richiedono più concentrazione, ma non è detto che succeda la stessa cosa la settimana successiva, in cui magari, per motivi loro, sono più in difficoltà. In qualche caso c’è stato anche qualche momento di difficoltà dal punto di vista della relazione personale, ma so che il nostro è un percorso e spero che si possano ricostruire i rapporti anche quando si sono guastati.

D. Quali sono stati i momenti più belli di soddisfazione?
R. E’ bello quando riusciamo insieme a portare a termine un lavoro fatto bene e per me è una soddisfazione vedere che sono riuscito a trasmettergli qualcosa di mio.

D. Cosa diresti a chi vuole fare questo tipo di esperienza e magari si sente in difficoltà nel relazionarsi a ragazzi con questo tipo di disturbo?
R. Gli direi che se ti spaventi prima di conoscere ti comporti nel modo in cui spesso si comportano anche i ragazzi che seguiamo nelle attività sul lavoro: vedono un ostacolo e ci girano intorno invece di affrontarlo, ma così gli ostacoli diventano sempre più grandi e loro più fragili. Invece è importante prima conoscere, poi fare la tua esperienza ed affrontare le difficoltà che man mano si presentano, ricordandoti che anche con le persone che non hanno disturbi le difficoltà di relazione ci sono sempre.

D. Secondo te come ti vedono i ragazzi?
R. Bisognerebbe chiederlo a loro! Io vedo che prima trovano un appoggio quando hanno bisogno di capire come funzionano gli attrezzi o per fare un lavoro, poi alcuni di loro si aprono, cominciano ad avere fiducia, perché vogliono raccontarti qualcosa di loro e anche avere un riscontro per capire cosa pensi tu.

Giancarlo
volontario di Casa di Emma e prezioso amico de IL VOLO ONLUS

Visita alla mostra “Frida. Oltre il Mito”. Il laboratorio d’arte strumento di espressione di sé

L’uscita al Mudec di Milano per la mostra “Frida Kahlo. Oltre il Mito” è l’occasione per conoscere meglio il ruolo del laboratorio d’arte all’interno del percorso terapeutico-riabilitativo svolto alla Comunità Villa Ratti.

Proposte come la visita a una mostra e l’avvicinamento a una figura artistica fanno parte di un percorso che vede l’arte come un mezzo importante di espressione di sé, che permette di parlare di noi, del nostro mondo interiore così da potersi scoprire e comprendere anche attraverso le proprie produzioni artistiche.

Il laboratorio d’arte, anche grazie al supporto di Rossana Maggi – maestra di laboratorio e professionista -,  ha come obiettivo quello di creare un ambiente di supporto, facilitante l’emergere delle esperienze e delle risorse individuali della persona, che viene portata così ad esprimere la propria creatività e ad esprimersi attraverso la creatività.

Proprio per questo ciascun ospite ha la possibilità di sperimentare e di creare le proprie opere attraverso la tecnica che meglio lo rappresenta, ma anche trovare modi di approfondimento integrato con gli altri laboratori.

L. ad esempio si avvale del laboratorio informatico per documentarsi sulla vita e le opere degli artisti:

“Dal momento che ciascun Ospite ha un proprio progetto individualizzato, da qualche mese a questa parte mi è stata data la possibilità di usufruire del laboratorio di informatica per documentarmi sulla vita degli artisti e capire il significato delle loro opere, per poi esporre la mia ricerca agli altri Ospiti.”

Altro aspetto importante è quello del confronto e dello sperimentare come un medesimo punto di partenza possa portare a risultati differenti:

S: “Il laboratorio di arte diventa ancora più interessante quando vengono organizzati degli eventi diversi alla realizzazione delle opere. Con l’aiuto di un’artista abbiamo organizzato un workshop durante il quale abbiamo imparato ad utilizzare il fimo, una pasta sintetica e facilmente lavorabile. Questo ci ha permesso di realizzare gioielli, come ciondoli, spille e braccialetti. È stato interessante vedere come ognuno di noi combinava i diversi colori per creare al meglio il gioiello che più lo rappresentasse.”

Le esperienze vissute durante il laboratorio, sia all’interno di Villa Ratti sia durante le uscite programmate, hanno permesso e premettono agli Ospiti di mantenere motivazione, partecipazione, concentrazione quasi sempre costanti, così da sviluppare sempre di più le loro risorse e le loro capacità:

F: “Il laboratorio per me è un momento in cui posso rilassarmi e dare vita ai miei pensieri. A volte realizzo opere partendo dalle mie emozioni e dal mio stato d’animo, altre volte invece preferisco riprodurre quadri di artisti famosi cercando di fornire una mia interpretazione”.

L: “L’altro giorno ci siamo recati alla mostra di Frida Kahlo al Mudec a Milano. È stato interessante vedere come questa artista sia riuscita a trovare un briciolo di positività nella sua vita, caratterizzata da dolore e negatività. Mi ha fatto riflettere molto sul mio percorso qui in comunità e sulla mia vita precedente al mio ingresso”.

Risulta molto stimolante, per noi che lo gestiamo, trovare nuovi approcci ai vari artisti e nuove tecniche da sperimentare, affinché ciascuno possa trovare un suo modo unico e personale di esprimersi.

Michela Vismara
Educatrice professionale de IL VOLO ONLUS e responsabile del laboratorio d’arte presso la Comunità Terapeutico-riabilitativa Villa Ratti.

 

Resilienza e salute mentale

Dr. Salvatore Damiano, medico psichiatra e psicoterapeuta

In occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, indetta dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, desidero spendere alcune parole in merito al concetto di salute mentale, un concetto che talvolta viene erroneamente sovrapposto al concetto di serenità, felicità o addirittura impassibilità, inscalfibilità.

Decenni di letteratura e studi sulla psiche hanno fatto chiaramente emergere che “salute mentale” non equivale a “serenità o felicità”, bensì a un’attitudine forse più sottile e complessa ovvero la RESILIENZA.

Ed è proprio la resilienza uno degli aspetti cruciali su cui l’equipe della comunità Villa Ratti lavora per ripristinare la salute mentale degli ospiti affetti da disturbo Borderline della personalità.

La resilienza è infatti la caratteristica di una molla di ritornare alla propria forma originaria dopo essere stata sottoposta ad uno stress, ad uno stimolo deformante che può essere una trazione oppure una compressione.

Entro certi limiti la molla è in grado, dopo essere stata schiacciata o tirata, di recuperare la sua forma iniziale; oltre questi limiti, la molla potrà rimanere leggermente più corta o leggermente più lunga, a seconda di quanto sia stato intenso lo stimolo e di quanto la molla era, di suo, elastica.

Analogamente in psicologia per resilienza si intende la capacità di affrontare degli eventi stressanti, che possono essere avversi, ma anche apparentemente piacevoli, e mantenere la propria capacità di affrontare le situazioni, di ritrovare in fondo a tali eventi il proprio equilibrio e la propria serenità.

Va da sé che anche per gli esseri umani, come per le molle, l’esito di tali eventi dipende dall’entità degli eventi e dalla propria resilienza.

In ultima analisi il mantenimento o il recupero della propria salute mentale è strettamente legato alla crescita e al consolidamento della propria RESILIENZA, concretamente misurabile attraverso il concetto di continuità, ossia la capacità di mantenere i propri ritmi e i propri impegni anche durante momenti di difficoltà emotiva.

  • Quali sono dunque i segnali che devono indurci a riflettere sul bisogno di lavorare sulla nostra resilienza?

Per tentare di rispondere a questa difficile domanda, l’equipe della Comunità Terapeutica Riabilitativa di Villa Ratti ha preparato un semplice documento che esplicita alcuni dei principali segnali che la nostra mente può dare quotidianamente come avvertimento di un possibile disturbo mentale.

Compilando il form che segue riceverai direttamente nella tua casella di posta un’e-mail da cui potrai scaricare il documento “I Segnali della Mente”.

[contact-form-7 id=”1046″ title=”Modulo GmSM17″]

 

Moda in Villa 2017

 

Mercoledì 20 settembre 2017: torna l’appuntamento con la moda nella splendida cornice di Villa Lattuada a Casatenovo.

Durante l’evento verranno messi all’asta abiti e accessori di importanti brand dell’alta moda. Il ricavato servirà a sostenere le borse lavoro per i ragazzi che attualmente sono ospiti della comunità Villa Ratti, per favorire il loro reinserimento socio-lavorativo.

La seconda edizione di “Moda In Villa” a Villa Lattuada a Casatenovo (LC) www.villalattuada.it rappresenta l’opportunità per far conoscere e aiutare i ragazzi de Il Volo nel territorio che da 12 anni ormai ci ospita con generosità e affetto.

Qui sotto il catalogo dell’asta:

catalogo Moda In Villa 2017

comunicato stampa moda in villa